Alla fine di giugno 2025, i 44 contratti collettivi nazionali in vigore per la parte economica riguardano il 56,3% dei dipendenti – circa 7,4 milioni – e corrispondono al 54,0% del monte retributivo complessivo.
Nel corso del secondo trimestre 2025 sono stati recepiti dieci contratti: cinque nel settore industriale, due nei servizi privati e tre nella pubblica amministrazione.
A fine giugno 2025, i contratti in attesa di rinnovo sono 31 e coinvolgono circa 5,7 milioni di dipendenti, il 43,7% del totale.
Il tempo medio di attesa di rinnovo per i lavoratori con contratto scaduto, tra giugno 2024 e giugno 2025, è passato da 27,3 a 24,9 mesi; per il totale dei dipendenti aumenta da 9,8 a 10,9 mesi.
La retribuzione oraria media nel periodo gennaio-giugno 2025 è cresciuta del 3,5% rispetto allo stesso periodo del 2024.
L’indice delle retribuzioni contrattuali orarie a giugno 2025 segna un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente e del 2,7% rispetto a giugno 2024; l’aumento tendenziale è stato del 2,3% per i dipendenti dell’industria, del 2,7% per quelli dei servizi privati e del 2,9% per i lavoratori della pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli aumenti tendenziali più elevati sono: ministeri (+6,9%), militari-difesa e energia elettrica (+6,7%) e forze dell’ordine (+5,8%). L’incremento è invece nullo per farmacie private e telecomunicazioni.