Nel secondo trimestre 2022, si stima una crescita congiunturale delle esportazioni, per tutte le ripartizioni territoriali: +12,9% per il Sud e Isole, +7,8% per il Centro, +5,2% per il Nord-ovest e +2,7% per il Nord-est.
Nel periodo gennaio-giugno 2022, l’export mostra una crescita su base annua molto sostenuta (+22,5%) e diffusa a livello territoriale. Tutte le regioni italiane registrano incrementi delle esportazioni, a eccezione di Molise e Abruzzo.
Nello stesso periodo, l’aumento delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo da Lombardia e Veneto e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici da Marche, Lazio ed Emilia-Romagna spiega per 4,1 punti percentuali la crescita dell’export nazionale; un ulteriore contributo di 1,9 punti deriva dalle esportazioni di prodotti petroliferi raffinati da Sicilia e Sardegna. All’opposto, la contrazione dell’export di autoveicoli da Abruzzo, Lombardia, Molise e Toscana e di metalli di base e prodotti in metallo da Toscana, Lazio e Sardegna fornisce un contributo negativo di 0,7 punti alla variazione delle esportazioni.
I contributi maggiori alla crescita su base annua dell’export nazionale derivano dall’aumento delle vendite della Lombardia verso Germania, Stati Uniti, Francia e Spagna, dell’Emilia-Romagna verso gli Stati Uniti e del Lazio verso il Belgio. Apporti negativi, invece, provengono dal calo dell’export della Toscana verso Svizzera e Cina, del Veneto verso la Svizzera e del Lazio verso Stati Uniti e Germania.
L’analisi provinciale dell’export mostra performance positive per quasi tutte le province italiane.
