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Martedì, 25 Giugno 2024 11:55

PNRR e Scuole: Provincia di Treviso in linea con le opere per 86 milioni, costi incrementati di oltre il 20% nei cantieri

Negli ultimi anni l’Ente ha dovuto investire ulteriori 17.903.629 di euro per coprire gli aumenti dei materiali

La Provincia di Treviso è al passo con i tempi per l’attuazione dei progetti di edilizia scolastica finanziati nell’ambito del PNRR: dei 35 cantieri avviati nell’ultimo biennio, 17 sono già conclusi e 18 sono quelli attualmente in corso; di questi, 12 iniziati tra la fine dell’anno scorso e la primavera del 2024, nel rispetto delle tempistiche prefissate. Si tratta principalmente di opere di demolizione e ricostruzione di nuovi edifici scolastici, adeguamenti sismici e riqualificazioni di palestre, che a fronte di un bacino di risorse PNRR da 68.100.300 euro, ammontano complessivamente a 86.003.929 euro: dopo aver candidato i progetti validi per ottenere le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, calibrati sulla base di quadri economici previsti tre anni fa, la Provincia di Treviso ha stanziato ulteriori 17.903.629 euro, tra risorse proprie e altri fondi, come il FOI, per consentire la prosecuzione dei lavori nonostante gli incrementi dei costi relativi ai cantieri più recenti, saliti in media di oltre il 20%.

Nel dettaglio, gli aumenti dei costi dei materiali, determinato anche dal complesso scenario internazionale e dalla crisi energetica conseguente allo scoppio della guerra in Ucraina, hanno comportato una necessaria integrazione della spesa prevista per gli interventi di edilizia scolastica per evitare blocchi dei lavori nei cantieri e scongiurare il rischio della perdita anche del finanziamento PNRR nel caso in cui non si fossero rispettate le tempistiche stabilite. Già l’anno scorso la Provincia di Treviso, grazie a risorse proprie a bilancio e ad altri fondi, come il FOI e il Conto Termico, ha provveduto a coprire gli aumenti dei quadri economici dei cantieri avviati, tra cui l’intervento di costruzione della nuova sede dell’Istituto “Casagrande” di Pieve di Soligo da 9.604.460 euro, finanziato per 7.000.000 euro da PNRR e integrato con 1.900.000 euro di mezzi propri dalla Provincia e 700.000 euro dal FOI, ma anche l’opera di realizzazione dell’ala dell’Istituto “Maffioli” all’interno dell’IIS “Einaudi-Scarpa” a Montebelluna da 2.589.360 euro, finanziata per 1.393.602 dal PNRR, integrati con 1.056.397 euro di fondi propri dell’Ente e 139.360 euro di fondi F.O.I., e il recentissimo cantiere per la costruzione del nuovo Liceo “Canova” succursale “Ca’ del Galletto” di Treviso da 9.900.000 euro complessivi, di cui 7.664.377 dal PNRR, integrati dalla Provincia con 1.469.185 euro di mezzi propri a bilancio e 766.437 euro da fondi FOI.

“Grazie alle preziose risorse del PNRR siamo riusciti a concretizzare un piano per la riqualificazione e messa in sicurezza del patrimonio immobiliare scolastico superiore come non era mai stato fatto prima: gli interventi finanziati dalla Provincia, prima e con il PNRR poi, ammontano, ad oggi, a oltre 112 milioni di euro, di cui appunto 68 milioni ottenuti dal PNRR a seguito dell’assegnazione del Ministero, che ha riconosciuto la validità dei progetti candidati dal nostro Settore Edilizia – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - Nonostante gli strascichi a lungo termine post-Covid e l’aggravarsi della crisi energetica e dei materiali dell’ultimo biennio, abbiamo rispettato tutte le tempistiche stringenti previste dal PNRR per le diverse fasi di attuazione degli interventi, evitando quindi di incorrere in ritardi che avrebbero potuto causare la revoca del contributo. Ci siamo riusciti, però, con grande sforzo, integrando con risorse a carico della Provincia e intercettando altre possibilità di finanziamento per coprire aumenti così ingenti: se così non fosse stato, avremmo rischiato di non rispettare i tempi richiesti a causa dell’impossibilità di avviare le gare d’appalto dei lavori”.

“Per affrontare questo nodo – prosegue Marcon – l’Unione Province Italiane ha chiesto al Governo di destinare le risorse non utilizzate per gli interventi di edilizia scolastica (progetti definanziati o revocati) al comparto delle Province, per contribuire alla riduzione della spesa aggiuntiva che gli enti sono stati obbligati a sostenere con risorse proprie; di consentire in automatico l’utilizzo delle economie di gara anche per interventi di edilizia scolastica, così come avviene per le altre opere pubbliche, senza necessità di preventiva autorizzazione del Ministero competente, per accelerare l’iter; infine, di consentire l’accesso al Fondo Prosecuzione Opere Pubbliche del MIT anche agli enti che abbiano usufruito del FOI (cosa che oggi non avviene) qualora questo non si fosse rivelato sufficiente. Queste misure aiuterebbero a mitigare l’effetto degli aumenti dando respiro ai bilanci delle Province, senza contare la questione degli ulteriori tagli previsti dalla legge di bilancio 2024 che toglieranno, solo in Veneto, 10 milioni di euro agli Enti nel biennio 2024-2025 (ripartiti in 1.623.966 in meno alla Provincia di Treviso). L’anno scorso, a settembre, nell’ambito di un monitoraggio UPI sullo stato di attuazione dei progetti PNRR, abbiamo dimostrato di essere una delle Province con più cantieri attivi, beneficiarie di maggiore risorse e, in generale, tutte e sei le Province venete e la Città Metropolitana di Venezia avevano già aggiudicato l’80% delle opere ben prima dei termini di scadenza fissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La scorsa settimana UPI nazionale è stata ascoltata in Commissione Europea per fornire gli ultimi aggiornamenti e ieri anche nell’ambito della Cabina di regia alla presenza del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: entro il 30 giugno, infatti, l’Italia chiederà all’Europa il pagamento per la VI rata del PNRR. Siamo per questo fiduciosi e aperti al dialogo con il Governo per tornare sul tema degli incrementi dei cantieri e della necessità di un supporto alle Province, così come ai Comuni, che hanno dimostrato di essere meritevoli e rispettose dei tempi prefissati dalla normativa”.

 

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