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SOS Guida Sicura
CONTESTO
Il territorio della provincia di Treviso è caratterizzato da un numero costantemente elevato di incidenti stradali mortali che coinvolgono non solo automezzi, ma anche pedoni, motociclisti e ciclisti. Gli incidenti stradali sono un fenomeno complesso di cause dirette e indirette e di responsabilità. Le responsabilità sono in gran parte individuali, collegate a distrazione alla guida (uso del cellulare), ma anche all’uso di sostanze stupefacenti e all’abuso di alcool.
PROGETTO SOS GUIDA SICURA
Il progetto SOS Guida Sicura, punta a implementare una strategia basata su tre forme di intervento: 1) educazione e formazione, 2) sensibilizzazione e informazione, 3) raccolta e monitoraggio dati.
Il bando nazionale promosso dall’Unione Province Italiane “Mobilità Sicura” è stato finanziato con il Fondo contro l’incidentalità notturna gestito dal Dipartimento per le politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri
PROPOSTA
Coordinato dalla Provincia di Treviso, il progetto SOS Guida Sicura intende potenziare l’educazione e la formazione alla sicurezza stradale dei giovani attraverso interventi capillari di personale esperto (lezioni strategiche) presso gli Istituti superiori della Provincia di Treviso. In aggiunta, sensibilizzare i giovani sui rischi e le conseguenze della guida in stato alterato da alcol e stupefacenti, attraverso una campagna social a fumetti ed eventi aperti alla cittadinanza. Migliorare la quantità e la qualità dei dati dei sinistri rilevati in tempo reale sul territorio, in rete con le forze dell’ordine, ed elaborati attraverso il portale del Centro di Monitoraggio Provinciale degli Incidenti Stradali gestito dalla Provincia di Treviso, con la finalità di pianificare interventi infrastrutturali e maggiori controlli lungo le tratte più a rischio.
Obiettivo generale
L’obiettivo del progetto SOS Guida Sicura è quello di promuovere la realizzazione di attività e azioni di educazione, formazione, sensibilizzazione, monitoraggio e prevenzione al fine di contrastare ogni forma di incidentalità stradale correlata con alcol e droga nel territorio della provincia di Treviso, con particolare attenzione ai giovani.
Obiettivi specifici
- Informazione ed educazione alla promozione di comportamenti sicuri alla guida attraverso la realizzazione di un ciclo di lezioni di educazione stradale negli Istituti superiori della Provincia, tenute da esperti e psicologi.
- Comunicazione, sensibilizzazione e diffusione della cultura della sicurezza stradale attraverso una campagna di comunicazione social a fumetti rivolta a giovani studenti del territorio provinciale, ed eventi aperti alla cittadinanza.
- Miglioramento del monitoraggio del territorio attraverso il potenziamento del portale del Centro di Monitoraggio Provinciale sull'Incidentalità Stradale, che contiene i dati sui sinistri della provincia raccolti in rete con le forze di polizia locali.
RISULTATI ATTESI
Tra i principali risultati si prevede:
- Studenti del territorio provinciale coinvolti in lezioni strategiche nelle scuole superiori per favorire la diffusione di conoscenze e competenze teoriche, unite alle abilità pratiche, sui rischi causati dall’effetto di sostanze stupefacenti o dall’alcol nella guida.
- Coinvolgimento di giovani studenti del territorio provinciale di età compresa tra i 14 e i 20 anni che verranno raggiunti attraverso un’innovativa campagna social a fumetti per la prevenzione della guida sotto sostanze stupefacenti e alcol.
- Miglioramento della quantità e della qualità dei dati sui sinistri della provincia elaborati dal portale del Centro di Monitoraggio Provinciale sull'Incidentalità Stradale.
PARTENARIATO
Capofila: Provincia di Treviso
PP1: UPI Veneto
PP2: Federazione Motociclistica Italiana
PP3: Azienda ULSS n. 2 Marca Trevigiana
Partner associati: Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto Ufficio VI - Ambito Territoriale di Treviso; Prefettura di Treviso
BUDGET
Budget totale di progetto: € 100.000,00
DURATA
12 mesi (24 marzo 2025 – 24 marzo 2026)
Provincia e MOM presentano a Castelfranco 19 nuovi autobus interurbani: il trasporto pubblico trevigiano punta a comfort e sostenibilità
MOM, la Provincia di Treviso e il Comune di Castelfranco Veneto presentano oggi il lotto di 19 nuovi autobus pronti già dai prossimi giorni ad entrare in servizio sulla rete dei servizi interurbani (83 linee operative in provincia di Treviso, ma anche Venezia, Padova, Vicenza, Sacile, Feltre).
Dopo la presentazione dei 23 mezzi elettrici per il servizio urbano di Treviso, prosegue l’ambizioso piano strategico per il rinnovo del parco. Con la sottoscrizione del nuovo contratto di servizio, che ha assegnato per 9 anni a MOM la gestione dei servizi urbani ed interurbani del bacino trevigiano, il correlato piano economico finanziario ha definito un piano di investimenti in materiale rotabile che non ha precedenti nella storia dell’Azienda: da 89 milioni di euro per l’acquisto di 257 veicoli (su poco più di quattrocento in servizio), 52 milioni saranno spesi entro il 2026 per i primi 156 veicoli.
Giacomo Colladon, Presidente MOM: “L’obiettivo di MOM e dei suoi soci, in primis Provincia di Treviso e socio operativo Autoguidovie, è di rendere sempre più competitivo il trasporto pubblico locale mettendo in campo uno sforzo considerevole, dal momento che la maggior parte dell’investimento è in auto-finanziamento. Vogliamo cambiare radicalmente volto ai nostri servizi, obiettivo che stiamo realizzando nei fatti portando volutamente i nostri nuovi bus nelle piazze principali della Marca. Siamo orgogliosi di poter mostrare ai cittadini dei nostri territori, anche a quelli che il bus non lo usano, degli autobus moderni, sicuri e a basso impatto ambientale, che rendono il servizio di trasporto collettivo sempre più attrattivo e competitivo anche per i pendolari”.
Stefano Marcon, Presidente della Provincia di Treviso: “Siamo orgogliosi di sostenere come soci di maggioranza il potenziamento del parco mezzi che viaggeranno in tutta la rete extraurbana, presentando oggi a Castelfranco Veneto, con un evento aperto a tutta la cittadinanza, i nuovi bus, più sicuri e a ridotto impatto ambientale. L’obiettivo condiviso è sempre quello di venire incontro al meglio alle esigenze della comunità, offrendo soluzioni di trasporto pubblico moderne e inclusive, nonché ponendo un occhio di riguardo alla sostenibilità, come scelta di tutela del territorio e a beneficio collettivo. La presentazione dei nuovi bus diventa inoltre nuova occasione per affrontare il tema, caro alla Provincia, della sicurezza stradale: i bus sono dotati infatti di sistemi di assistenza alla guida, mantenimento della carreggiata e riconoscimento avanzato di pedoni e ciclisti, che consentono una maggiore protezione sia per i passeggeri sia per tutti gli utenti della strada”.
Nel dettaglio i 19 bus da 14,5 metri di lunghezza sono Iveco Crossway ad alta capacità di trasporto passeggeri, sia seduti che in piedi. I nuovi autobus offrono dotazioni avanzate per migliorare il comfort e la sicurezza di passeggeri e conducenti. I mezzi sono completamente accessibili per persone a ridotta mobilità perché il pianale è ribassato in prossimità delle due porte di accesso, con l’ulteriore possibilità di ridurne l’altezza mediate il kneeling (inclinazione laterale del veicolo), per facilitare salita e discesa e la presenza di un'ampia postazione per ospitare passeggini o carrozzine. La videosorveglianza a bordo e il panic button aumentano i livelli di sicurezza, mentre la geolocalizzazione consente una gestione più efficiente dei percorsi e informazioni in real time sulla posizione del veicolo.
Gli autobus sono dotati dei nuovi sistemi avanzati di assistenza alla guida (Advanced Driver Assistance Systems) come controllo della marcia, riconoscimento dei segnali stradali, sensori di avvertimento per la presenza di ostacoli all'interno dell'angolo cieco (sistema anti-investimento pedoni/ciclisti), alert per il mantenimento della carreggiata. Non manca un impianto di climatizzazione integrale a regolazione automatica, dispositivi per il conteggio automatico dei passeggeri, sistemi di validazione del biglietto contactless e prese USB per consentire ai passeggeri di ricaricare comodamente il proprio device durante il viaggio. Sui modelli presentati è installato anche il sistema brevettato Puretì che consente la purificazione dell’aria interna mediante fotocatalisi. Il costo di un veicolo comprensivo degli allestimenti è di circa 285 mila euro.
La riduzione dell’impatto ambientale risulta significativa poiché i nuovi mezzi vanno a sostituire autobus di vecchia generazione (Euro 3). Pertanto, da subito si avrà una riduzione superiore al 90% nelle emissioni di idrocarburi, polveri sottili e dei principali inquinanti in atmosfera. La riduzione di anidride carbonica, nonostante si tratti comunque di mezzi ad alimentazione diesel, è pari ad un bosco di oltre 600 grandi alberi che oggi metaforicamente sono stati piantati nella piazza di Castelfranco Veneto.
Ciclovia dell'Amicizia
Lo sviluppo del bike tourism e la valorizzazione dei territori transfrontalieri
Freundschaftsradweg – Von München nach Venedig Weiterentwiklung des Radtourismus und Aufwertung der grenzüberschreitenden Gebiete
Programma di cooperazione transfrontaliera Interreg IV Italia-Austria 2007-2013.
In bicicletta attraverso le Alpi e poi giù fino all’Adriatico.
Utilizzando piste ciclabili già esistenti e strade secondarie il progetto Ciclovia dell’amicizia riunisce sotto un unico marchio un itinerario che parte da Monaco, attraversa il Brennero, la Val Pusteria e Cortina d’Ampezzo, per raggiungere Venezia. Un totale di 560 km, per un dislivello complessivo di tremila metri, costellato da servizi di trasporto pubblico ben organizzati, punti specializzati per riparare il proprio mezzo a due ruote e supporto offerto dai numerosi padroni di casa amici della bicicletta dislocati lungo tutto il tragitto. La Provincia di Treviso ha collaborato con i partner in varie attività quali: la definizione degli itinerari nel proprio territorio, l’ideazione di una segnaletica congiunta e il posizionamento della stessa, l’ideazione di azioni di marketing dell’intero territorio oggetto di studio.
Il progetto mette in collegamento tre nazioni e tre zone climatiche diverse fra loro: Germania, Austria e Italia. Cinque tappe tematiche disegnano il percorso ciclabile Monaco-Venezia. La prima definita dall’elemento acquatico, la seconda sotto il segno del fuoco, la terza legata al sentimento di vita alpino- mediterraneo, la quarta tappa con protagoniste le Dolomiti, patrimonio mondiale UNESCO e l’ultima all’insegna dell’arte e dei giardini di Venezia. Tante le cose da vedere, come le piccole città romantiche di Bad Tölz, Schwaz, Bressanone e Treviso. E poi le bellezze della natura, come il lago Tegernsee o il selvaggio fiume Isar. Aree come il Cadore e la regione del Wipptal impreziosiscono l’offerta di viaggio messa in gioco dal progetto di mobilità transfrontaliera.
Un’iniziativa che promuove vita sana, ecologia e turismo.
BUDGET DEL PROGETTO
€ 714.266,60
BUDGET DELLA PROVINCIA DI TREVISO
€ 207.142,80
DURATA
34 mesi (2012-2015)
PARTNER Coordinatore: Provincia di Belluno – Italia; Provincia di Treviso – Italia; Comunità Comprensoriale Valle d’Isarco – Italia; GECT: Euregio Tirolo – Alto Adige – Trentino – Italia; Provincia di Venezia – Italia; Circondario rurale Bad Tölz – Wolfratshausen – Austria; Consorzio Turistico Achensee – Austria