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25 novembre, Provincia e Ulss2 in rete per contrastare la violenza: campagna #1522, il progetto “Stanze Rosa” e le iniziative dell’Albo provinciale Associazioni
La Provincia di Treviso e l’Ulss2 Marca trevigiana in rete per contrastare la violenza di genere: in vista della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, venerdì 22 novembre gli Enti uniti fanno il punto sulle iniziative avviate negli ultimi anni per fornire maggiore ascolto, prevenzione, tutela, orientamento e assistenza a cittadine e cittadini in difficoltà o vittime di abusi, rilanciando la campagna #1522 “Violenza mai sole: parliamone”. L’anno scorso è stato avviato il progetto “Stanze Rosa”, a cura dell’Ulss2, con il sostegno istituzionale della Provincia e della Commissione Provinciale Pari Opportunità, che ha portato all’apertura di due stanze, ad oggi, all’Ospedale di Conegliano e all’Ospedale di Montebelluna: il servizio, che integra e amplia la rete di sostegno alle vittime costituita anche dai Centri Anti Violenza (CAV) del territorio, dalle Forze dell’Ordine e dalle Case-rifugio, con l’ausilio degli Enti territoriali, nasce per offrire tutela alle donne, e ai loro bambini. Ad oggi, sono 24 le donne a essere state ospitate nelle due “Stanze Rosa”. Tutte le altre donne vittime di violenza che non pernottano nei Pronto Soccorso, vengono accolte, visitate e curate in stanze o ambulatori dedicati. Obiettivo, aprire nuove Stanze Rosa anche nelle altre strutture ospedaliere del territorio provinciale.
Sempre l’anno scorso, in un’ottica di ampliamento della rete di collaborazione e sostegno, la Provincia ha realizzato un Albo delle Associazioni attive sul territorio in tema di pari opportunità e di contrasto alla violenza: 14 le realtà iscritte ad oggi, impegnate nell’attività congiunta di sensibilizzazione e informazione alla cittadinanza. Oltre a questo, è partita dal Sant’Artemio quest’estate anche l’iniziativa del Ministero della Giustizia "La Violenza Mai", che ha visto la realizzazione di una sintetica brochure con le indicazioni utili a riconoscere segnali di allarme.
Secondo quanto emerge dal report pubblicato da ISTAT due giorni fa, il 20 novembre, sulle vittime di omicidio a livello nazionale, sono state 117 le donne uccise nel 2023 (rispetto alle 126 nel 2022), 96 le vittime stimate per femminicidio, e 63 quelle la cui uccisione è avvenuta in ambito familiare (partner o ex partner). Rispetto al 2022, le violenze in ambito familiare nel 2023 sono aumentate del 3%. Le vittime di nazionalità italiana sono state 101, 16 quelle straniere. In Veneto, le vittime sono state 8, di cui 5 in ambito familiare.
I primi moventi, nei casi di femminicidio, sono le liti per “futili motivi, rancori personali” (40,1% dei casi avviene in contesto familiare affettivo) e i motivi passionali (27,4% dei casi in generale, la percentuale aumenta al 60% se si considerano le vittime femminili nella fascia d’età 35-44 anni).
Per quanto riguarda le telefonate al numero antiviolenza e stalking 1522, le chiamate nel territorio della Marca Trevigiana nel primo semestre 2024 sono state 129, erano 195 in totale l’anno scorso, 149 nel 2022. Le telefonate non riguardano solo denunce di violenza e richieste di tutela, ma anche consigli e orientamento per chiarire possibili situazioni ambigue, in un’ottica di prevenzione.
“Per contrastare la violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti, è fondamentale un’azione condivisa tra Istituzioni, Enti, Centri e Associazioni su più livelli, in tutto il territorio – spiega Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – con l’obiettivo di diffondere maggiore consapevolezza su quelli che possono essere i segnali dall’allarme e, di pari passo, sui servizi esistenti nati proprio per supportare e proteggere le vittime, abbiamo avviato e promosso negli ultimi anni una serie di iniziative per rafforzare questa “rete di sostegno” che in Provincia di Treviso è forte e capillare: l’anno scorso, a pochi giorni dal tragico omicidio di Giulia Cecchettin, il momento di raccoglimento tra autorità, scuole e cittadinanza attorno alla panchina rossa del Sant’Artemio, dipinta dalle studentesse e dagli studenti, è stato un modo per ricordare che il 25 novembre è tutto l’anno e per trasmettere il messaggio che “il primo passo è parlarne”. Si assiste infatti, negli ultimi anni, a un maggior numero di telefonate all’1522, anche semplicemente per un consiglio o un confronto: questo è un segnale di una presa di coscienza di quando parole, atti e anche i “non detti” rappresentano una forma di violenza da denunciare e da cui è possibile uscire, un indice, anche, di maggiore fiducia nelle istituzioni e nella rete di aiuto a tutela delle vittime. Proprio perché il primo passo è parlare, condividere i propri dubbi, per prevenire e per contribuire, a monte, a rafforzare quella stessa rete di aiuto. E noi, come Provincia, continueremo a sensibilizzare la comunità su questo aspetto sempre, tutto l’anno, con le nostre campagne e sostenendo a livello istituzionale le forze competenti attive sul territorio”.
“4692 è un numero che fa riflettere, perché è il numero dei codici rosa attribuiti agli accessi in Pronto Soccorso nella nostra Azienda dal 2017 a oggi, identificando i casi di violenza di genere – commenta Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2 -. Ci fa pensare, perché siamo consapevoli che si tratta solamente della punta di un iceberg. Tuttavia, è anche un segno di speranza, perché un leggero trend del loro aumento annuale, tolto il periodo Covid, ci fa capire che forse le vittime si aprono di più con i nostri operatori che riescono a intercettare così bisogni e situazioni a rischio. La violenza di genere è una grave emergenza sociale che necessita della massima attenzione e per prevenire e proteggere le vittime di violenza servono iniziative mirate che spingano le donne a chiedere a aiuto da subito. Mi auguro che, anno dopo anno, tramite iniziative come i codici rosa, le panchine rosse, l'informazione sul numero 1522, la diffusione dei Centri Anti Violenza, la realizzazione di eventi, spettacoli e convegni di sensibilizzazione sul tema faccia crescere la consapevolezza in chi è vittima che si può e si deve cercare aiuto, e nei potenziali aggressori che nessuno merita la violenza, in nessun caso, e che anche loro possono essere aiutati. Ringrazio la rete di coordinamento del percorso di accoglienza protetta e continuità assistenziale tra Azienda Sanitaria, Comune, Forze dell'Ordine e Centri Anti Violenza e tutti coloro che ogni giorno si impegnano per costruire un mondo libero dalla violenza”.
“L’anno scorso abbiamo lanciato l’iniziativa dell’Albo provinciale dedicato alle Associazioni attive in tema di pari opportunità per consolidare una rete istituzionale di realtà e progetti sul territorio – spiega Olga Rilampa, consigliera provinciale delegata alle pari opportunità – è attraverso sinergie come queste che riescono a prendere vita tante attività che altrimenti non sarebbero possibili e richiederebbero molto più tempo. L’invito alle Associazioni, ad oggi 14 quelle iscritte, è di inviare la propria presentazione compilando il modulo disponibile sul sito della Provincia, nella sezione pari opportunità”.
“I servizi nella nostra Provincia sono molto attivi – commenta Gloria Tessarolo, assessore comunale di Treviso delegata alle pari opportunità – in tutta la filiera, 5 Centri Antiviolenza, 3 Centri per gli autori di violenza, 3 case rifugio e pronte accoglienze organizzate: è grazie alla sinergia tra Istituzioni, Ulss2 e queste realtà che si riescono a dare risposte efficaci e tempestive”.
"Storie di Donne in Primo Piano”: oggi il convegno della Provincia con Studentesse e Studenti per parlare di Rispetto e Contrasto alla Violenza di Genere in vista del 25 novembre
Nell'ambito delle attività della Provincia per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, l’Ente ha aperto un confronto con 200 studentesse e studenti delle scuole superiori presenti oggi in Auditorium
Il convegno "Storie di Donne in Primo Piano", realizzato in sinergia con l'Ufficio scolastico Provinciale, ha affrontato i temi del contrasto alla violenza, del rispetto e delle pari opportunità. Ad aprire la mattinata, su delega di Stefano Marcon Presidente Provincia di Treviso , la consigliera provinciale delegata alle pari opportunità Olga Rilampa e la dott.ssa Luisa Celeghin, referente per le Politiche Giovanili delegata dalla dirigente dell'UST Barbara Sardella. Presente anche il consigliere provinciale delegato alle Politiche Giovanili Matteo Bellinato e la presidente del CUG della Provincia, Maristella Pesce.
Obiettivo della proposta era quello di sensibilizzare ragazze e ragazzi sulle tematiche del rispetto e del contrasto alla violenza, in qualsiasi forma essa si manifesti: fisica, psicologica, di genere, economica, verbale, anche quella “sottintesa”. A tal proposito, l’incontro si è articolato in due momenti: nella prima parte è stato presentato il Quaderno n. 11 del FAST - Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia, dedicato al tema "Donne e Lavoro", che ha fornito uno spaccato "visivo" su mestieri e attività molto diversi tra loro e che vede le donne impegnate, nel corso del tempo, a destreggiarsi tra il delicato e faticoso equilibrio vita-lavoro, tema ancor oggi, purtroppo, sensibile.
A seguire, nella seconda parte, la riflessione attorno al libro “Dove sei madre” della professoressa Raffaella Calgaro: l’autrice ha raccontato, attraverso una narrazione romanzata, le vicende di due donne, due mamme, dalla storia e dalle origini diverse fra loro, che si avvicinano stringendo un legame d’amicizia. Due mondi, Italia ed Eritrea, all’apparenza opposti, si confrontano e dialogano, riportando alla luce storie di violenza che attraversano la nostra quotidianità e che ci fanno riflettere su concetti di tolleranza e di rispetto.
A conclusione dell’incontro, studentesse e studenti ha condiviso alcuni progetti e iniziative svolte in classe sul tema del contrasto alla violenza di genere.
"La Violenza Mai", presentato in Provincia di Treviso il progetto del Ministero della Giustizia
Pari Opportunità, in Provincia l’universo femminile in musica con lo spettacolo “Quello che le donne dicono”
Il 9 maggio il concerto nell’Auditorium del Sant’Artemio promosso da Provincia e Comune di Treviso, Ufficio Scolastico e Partecipare il Presente
Raccontare l’universo femminile attraverso musica e poesia: la Provincia di Treviso, il Comune di Treviso, l’Ufficio Scolastico Provinciale e con il sostegno della Scuola di Formazione Sociale e Politica “Partecipare il Presente” organizzano per giovedì 9 maggio, nell’Auditorium del Sant’Artemio, dalle ore 10.30, il concerto “Quello che le donne dicono”, rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori del territorio, ai docenti, al personale educativo e dedicato ai temi delle pari opportunità e dei diritti delle donne. L’appuntamento è patrocinato da Commissione Provinciale pari opportunità, Commissione per le pari opportunità del Comune di Treviso, Progetto Donne Veneto, Festival Treviso Città per le Donne e Spazio Donna Treviso.
Lo spettacolo condurrà i presenti, in due momenti distinti, in una riflessione emozionante e senza retorica sulla parità di genere, attraverso l’esibizione di Fabio Caon, voce narrante, artista e docente dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, insieme alla sua band formata da Elisabetta Andriolo (voce recitante), Massimiliano Cortivo (voce recitante), Alessandro Ferretto (tastiera, voce, Angelo Lacitignola (tastiera, voce), Tommaso Trivelli (batteria), Alessandro Gardinale (basso), Damiano Peres (chitarra), Alessandra Secchieri (voce).
La prima parte dell’evento, riservata alle scuole superiori, inizierà alle ore 10.30 con il momento dei saluti istituzionali; a seguire, la lezione-concerto “Quello che le donne dicono”, al termine della quale si svolgerà un dibattito con le domande e curiosità delle studentesse e degli studenti degli istituti superiori partecipanti.
La seconda parte della giornata, invece, è aperta a tutta la cittadinanza e inizierà alle ore 17: in questo secondo momento la lezione-concerto di Fabio Caon & Contesto band avrà un focus dedicato in particolare a docenti e personale educativo del territorio. Il termine è previsto per le 18.45.
Contrasto alla violenza di genere, parte dal Sant'Artemio la nuova campagna di Telefono Rosa, MOM e Provincia di Treviso
È stato presentato oggi, nella conferenza stampa svolta presso la Provincia di Treviso cha patrocina l’iniziativa, il progetto "Vinci la Violenza, torna a sorridere" realizzato dal Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso assieme all’azienda del trasporto pubblico locale, MOM Mobilità di Marca Spa e il sostegno del Comitato Pari Opportunità dell'Ordine degli Avvocati di Treviso, per sensibilizzare la cittadinanza tutta sul fenomeno della violenza di genere.
Valorizzando la rete capillare del sistema del trasporto pubblico gestito da MOM si vuole cogliere l’occasione di far conoscere nel modo più ampio possibile la presenza e il lavoro del Centro Antiviolenza Telefono Rosa. L'iniziativa si realizzerà attraverso l'affissione all'interno dei 450 autobus MOM di manifesti/volantini che, richiamando l'attenzione sul tema della violenza sulle donne, informeranno la cittadinanza sulle modalità di contatto diretto con il Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso, a cui le donne possono rivolgersi per chiedere aiuto.
Gli “appendini” con i contatti del CAV che si troveranno a bordo bus sono a disposizione dei passeggeri che sono espressamente invitati a portarli con sé (su ognuno c’è infatti scritto “Staccami e portami con te”), con la speranza che raggiungano case, luoghi di lavoro, scuole.
Hanno partecipato alla conferenza stampa, Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Giacomo Colladon, presidente di MOM, Maria Stella Di Bartolo, presidente del Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso, insieme a Rita Giannetti, vicepresidente del Centro. Presenti anche Olga Rilampa, presidente della Commissione provinciale pari opportunità, Gloria Tessarolo, assessore del Comune di Treviso delegata alle pari opportunità, e Marco Turrini, colonnello del Comando provinciale dei Carabinieri di Treviso.
“Il primo passo è parlarne – ricorda Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – un messaggio che è punto di partenza per tutte le attività che la Provincia, in collaborazione con gli organi provinciali competenti in materia di pari opportunità e sensibilizzazione, rilancia durante l’anno sul tema del contrasto alla violenza, in qualunque forma essa si manifesti. Siamo dunque lieti di supportare anche questo nuovo progetto di Telefono Rosa, dando il nostro patrocinio: grazie alla sensibilità di MOM e alla capillarità della rete trasporti, su tutti i bus cittadine e cittadini potranno staccare degli appendini cartacei dedicati con i contatti utili per cercare sostegno e consulenza. Un piccolo ma significativo segnale di aiuto per diffondere anche tra le nuove generazioni il messaggio che parlarne può salvare una vita e che non si è mai soli”.
“Con 40mila passeggeri al giorno e quasi un milione di corse l’anno, MOM – commenta il presidente dell’azienda, Giacomo Colladon - è il punto di riferimento per la mobilità di una fetta importante dalla popolazione del nostro territorio, avendo una operatività in tutta la provincia di Treviso e oltre. Il 62% dei nostri clienti sono donne, quasi l’80% sono giovani: i messaggi a bordo bus potranno quindi raggiungere i target giusti, sia per diffondere i contatti del CAV a chi ha bisogno di aiuto, sia per educare le nuove generazioni su un tema così importante”.
“L'obiettivo – spiega la presidente del CAV, Maria Stella di Bartolo - è garantire una diffusione costante, chiara e immediata della realtà del Telefono Rosa nel territorio, affinché quelle donne che stanno subendo violenze di genere, maltrattamenti, violenza domestica, psicologica o economica sappiano che il contatto con il CAV è immediato, diretto e gratuito. Non solo: tutta la cittadinanza potrà così acquisire consapevolezza del lavoro del Centro Antiviolenza, presidio fondamentale per l’emersione della violenza di genere e per la lotta al fianco delle donne per la loro fuoriuscita dalla violenza”.
Pari opportunità, avviso pubblico della Provincia per formare un Albo delle Associazioni attive sul territorio
Le domande possono essere inviate fino al 18 febbraio
La Provincia di Treviso ha pubblicato un avviso rivolto alle associazioni del territorio che si occupano di pari opportunità per formare un albo provinciale. Obiettivo dell'iniziativa, promossa dalla Commissione pari opportunità della Provincia, quello di favorire la conoscibilità delle associazioni, la diffusione di iniziative e lo scambio di buone prassi sul tema. Per la registrazione, non sono previste spese.
Le associazioni possono inviare la propria candidatura fino al 18 febbraio, compilando il modulo disponibile sul sito della Provincia di Treviso, nella sezione Avvisi, al seguente link: https://bit.ly/modulo-associazioni-pari-opportunità .
Per ottenere la registrazione all'Albo, l'associazione richiedente dovrà avere i seguenti requisiti: essere costituita in forma di ente no profit riconosciuto o non riconosciuto (iscritto o non iscritto al Registro unico nazionale del Terzo settore); avere sede principale o secondaria nel territorio provinciale di Treviso; avere tra le proprie attività “la promozione delle pari opportunità”, come da atto costitutivo o statuto.
Il modulo potrà essere consegnato a mano, all'ufficio Accettazione atti della Provincia di Treviso, edificio 6, piano terra, dalle ore 8.30 alle 13.00, dal lunedì al venerdì oppure a mezzo pec, esclusivamente in formato pdf, all'indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Linguaggio di genere nella Pubblica Amministrazione: Provincia e Consigliera di parità presentano le linee guida
Pubblicata una brochure digitale in collaborazione con l’Accademia della Crusca
Si è svolto martedì 11 ottobre al Sant’Artemio l’incontro di presentazione della brochure digitale “Linee guida per la promozione delle pari opportunità attraverso il linguaggio amministrativo”, realizzata su iniziativa della Consigliera provinciale di Parità, Tiziana Botteon, insieme alla Provincia di Treviso e rivolta ad amministratrici, amministratori, dirigenti, funzionari e personale degli enti locali. La breve guida, sfogliabile a questo link: bit.ly/Linee-guida-pari-opportunità , è stata redatta con la collaborazione della docente e linguista dell’Accademia della Crusca Cecilia Robustelli.
La brochure ripercorre in sintesi i punti salienti della storia della lingua italiana, focalizzandosi in particolare sull’origine e sull’evoluzione del linguaggio di genere nei testi amministrativi, e raccoglie le principali norme grammaticali per scrivere documenti ed esprimersi nel rispetto del genere dell’interlocutore.
Hanno preso parte all’incontro di oggi, su delega del presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon la consigliera provinciale delegata alle pari opportunità Francesca Laner, la Consigliera di parità Tiziana Botteon, la linguista Cecilia Robustelli e numerosi amministratori, amministratrici e rappresentanti istituzionali del territorio, collegati anche da remoto.
Pari opportunità, incontro ufficiale tra il Presidente Stefano Marcon e la Consigliera di Parità Tiziana Botteon
Martedì 10 maggio al Sant'Artemio il presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon ha incontrato la nuova Consigliera di Parità provinciale, Tiziana Botteon.
L'annuncio della nomina della Consigliera era stato comunicato venerdì 6 maggio.
8 Marzo in Provincia di Treviso: Diretta Streaming di Testimonianze e Tappe Storiche
La Provincia di Treviso, in collaborazione con la Commissione Provinciale per le Pari Opportunità, organizza per domani, martedì 8 marzo alle 11, una diretta streaming sui propri canali social dedicata alla Giornata Internazionale dei Diritti delle donne dove interverranno diverse figure istituzionali e tecniche con un focus specifico sulla Marca Trevigiana.
Un momento per condividere una riflessione su quanto è stato fatto nel corso della storia, sino a oggi, ma soprattutto su quanto bisogna ancora fare affinché la parità di genere, in tutti gli ambiti della vita, personale e lavorativa, non sia solo un auspicio e/o riconosciuta in parte, bensì sia una naturale e salda consapevolezza per tutta la società.
L'appuntamento vedrà avvicendarsi gli interventi di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, insieme alle dirigenti dell'Ente come Mariateresa Miori (Segreteria Generale, Polizia Provinciale, Protezione Civile, Attività Produttive e Affari Generali), Marina Coghetto (Edilizia, Patrimonio e Stazione Appaltante) e Genziana De Gioia (Finanza e Contabilità). A seguire, i messaggi di Martina Bertelle, la prima vicepresidente donna della storia della Provincia di Treviso, Francesca Laner, consigliera provinciale delegata alle Pari Opportunità e Antonella De Giusti, presidente della Commissione Provinciale per le Pari Opportunità.
Le voci saranno intervallate da alcune analisi sui dati relativi alla qualità della vita delle donne in Provincia di Treviso, prima a livello nazionale secondo la classifica del Sole 24Ore, e sull'occupazione femminile nell'Amministrazione provinciale.
La diretta sarà visibile sul canale Youtube della Provincia di Treviso al link https://youtu.be/EKGxeq3nId4 e sulla pagina Facebook della Provincia.
Alternanza scuola lavoro
Dal 2018, nell'ambito dell'alternanza scuola lavoro, ora percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento, Provincia di Treviso offre la possibilità a giovani studenti delle superiori di impegnarsi nell’ideazione e nello sviluppo di campagne di comunicazione sociale per la promozione delle pari opportunità tra uomini e donne al lavoro o di conoscere il mondo dell'imprenditoria locale attraverso approfondimenti e interviste.
Nell'ambito della comunicazione sociale, diversi sono i lavori realizzati che sono utilizzati dalla Provincia come immagine identificativa di progetti e di campagne di promozione delle pari opportunità.
Le immagini pubblicate nell'area tematica “Pari opportunità” ne sono un esempio frutto della preziosa collaborazione con Fondazione Pubblicità Progresso.
Le ultime attività di promozione
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