
Samantha De Bortoli
Edilizia scolastica, la Provincia di Treviso avvia i lavori da 9.900.000 euro della nuova succursale Ca’ del Galletto del Liceo Canova
Siglata una targa simbolica insieme alle studentesse e agli studenti
Iniziano ufficialmente i lavori per la realizzazione della nuova succursale “Ca’ del Galletto” del Liceo Canova di Treviso: la Provincia di Treviso avvia oggi l’intervento da 9.900.000 euro che permetterà a studentesse e studenti di fruire di una nuova scuola completamente eco-sostenibile, efficiente dal punto di vista energetico e ottimizzata per la didattica. L’opera è finanziata per 7.664.377,04 da PNRR, 1.469.185,26 euro con risorse proprie della Provincia e 766.437,70 euro dal Fondo Opere Indifferibili. Per celebrare simbolicamente l’inizio dei lavori in cantiere, le Istituzioni siglano insieme alla comunità scolastica una targa con un messaggio di buon auspicio scritto dagli studenti del presente per gli studenti del futuro: la targa è collocata in un modellino, realizzato con lo stesso materiale eco-sostenibile in cui sarà costruita la nuova succursale, che riproduce una porzione della facciata esterna dell’edificio.
Hanno partecipato all’evento di avvio lavori Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso, Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provincia, Mariarita Ventura, dirigente scolastica del Liceo Canova, Marina Marchetto Aliprandi, parlamentare e due classi del Canova. A seguire i saluti istituzionali, il momento simbolico con lo svelamento di un modellino che riproduce la facciata della nuova scuola che sarà edificata, sul quale è stata apposta una targa con un messaggio di buon auspicio da parte degli studenti di oggi per gli studenti del futuro: il modellino è stato poi siglato dalle autorità. A concludere la mattinata, l’intervento del rappresentante degli studenti, Nicolas Canedese, e la lettura di un estratto dalle Familiares di Petrarca, “Ascesa al Monte Ventoso”, a cura della studentessa Rebecca Trombetta e dello studente Alessandro Marchi del Liceo Canova.
Il progetto per la demolizione e ricostruzione della succursale “Ca’ del Galletto” del Liceo Canova di Treviso, in via Ronchese 18/A, rientra nel piano di interventi, da oltre 112 milioni di euro, portato avanti dalla Provincia di Treviso per riqualificare il patrimonio immobiliare scolastico superiore del territorio.
L’opera di realizzazione della nuova succursale del Liceo Canova nasce da una duplice esigenza: in primis, quella di mettere in sicurezza la scuola, dato che l’edificio attuale risale al 1959, ed efficientarla dal punto di vista energetico. In secondo luogo, quella di ottimizzare la didattica attraverso lavori che migliorino l'accessibilità, la fruibilità e l’ottimizzazione degli spazi a tutte le studentesse e gli studenti, nonché al personale scolastico e agli utenti esterni.
La nuova succursale ospiterà 400 studenti e avrà tre piani, con locali adibiti ad aule, laboratori e palestra. Avrà classe energetica A4 (NZEB) e un’ulteriore riduzione del 20% dell’energia primaria, garantendo un minor impatto ambientale rispetto all’attuale edificio in classe energetica G. Per quanto riguarda gli impianti tecnologici, si prevede di utilizzare un sistema domotico, capace di garantire l’ottimizzazione dei consumi della scuola in maniera semplice e totalmente automatizzata. Il sistema consentirà l’automazione, la gestione e il controllo da remoto dell’impianto di climatizzazione e di quello d’illuminazione. Sulla copertura dell’edificio sarà installato un impianto fotovoltaico. Al fine di rispondere alle maggiori esigenze igienico-sanitarie, l’impianto di ventilazione meccanica sarà dotato di filtri moderni e impianti di ionizzazione.
Dettagli tecnici. La Direzione Lavori è affidata al RTP tra PoolEngineering srl e gli architetti Andrea Sforzin, Fabrizio Giannachi e Simone Giacchetto, oltre che ai tecnici interni dipendenti del Settore Edilizia della Provincia. I lavori di costruzione sono affidati al R.T.I. tra Bottoli Costruzioni srl e SIEL Impianti srl, entrambe di Mantova.
“Oggi diamo il via ufficiale ai lavori da quasi 10 milioni di euro per la nuova succursale Ca’ del Galletto del Liceo Canova: è sempre una grande soddisfazione quando dal dire si passa concretamente al fare – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – è proprio questo approccio, fatto di progettualità e competenze, che ci ha permesso di avviare cantieri e realizzare interventi di riqualificazione e messa in sicurezza nelle scuole superiori di tutto il territorio provinciale per oltre 112 milioni di euro. A Treviso, Provincia e Comune stanno portando avanti grandi opere per il miglioramento della vivibilità e fruibilità degli spazi, anche nelle palestre scolastiche per agevolare gli studenti nelle attività sportive”.
“Per un Amministratore inaugurare una nuova scuola o il suo cantiere è la cosa più bella e significativa: è un luogo dove i giovani crescono come cittadini, dove imparano a vivere nella comunità, dove raggiungono traguardi con sacrificio e passione – sottolinea Mario Conte, sindaco del Comune di Treviso - Ringrazio la Provincia di Treviso per questo investimento che dimostra come ci sia un’intenzione comune, visto che si aggiunge agli importanti investimenti avviati anche dal Comune, di puntare sul nostro presente: i ragazzi e la loro formazione.
E in più ci sarà una nuova palestra, luogo per lo sport e le attività extra - scolastico di cui il nostro territorio ha bisogno.
“Le studentesse e gli studenti del Liceo Canova potranno fruire di una nuova sede all’avanguardia: la scuola è il luogo dove ragazze e ragazzi si formano, crescono, costruiscono relazioni e diventano cittadini consapevoli – le parole di Mariarita Ventura, dirigente scolastica del Liceo Canova - Ringrazio la Provincia di Treviso per questo grande progetto, che accoglierà nei prossimi anni nuove generazioni di studenti”.
“L’inizio dei lavori di costruzione di una nuova scuola rappresenta sempre un momento simbolico – evidenzia Barbara Sardella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale – perché dimostra l’impegno di tutte le forze che oggi sono qui partecipi, le Istituzioni, i dirigenti scolastici, i professionisti delle imprese che svolgono gli interventi: tutti lavorano uniti per il bene comune, per la collettività. Una vera e propria rete operativa a beneficio della comunità scolastica”.
“Un plauso alla Provincia di Treviso che ha saputo recepire i fondi del PNRR e, unendoli a risorse proprie, ha permesso di avviare la costruzione della nuova succursale del Liceo Canova – commenta Marina Marchetto Aliprandi, parlamentare - uno sforzo frutto di un’ottima capacità amministrativa che permetterà a tutte le studentesse e a tutti gli studenti di formarsi e crescere in spazi didattici adeguati e sicuri”.
Gestione emergenze, incendi e primo soccorso: parte la formazione in Provincia per gli studenti delle scuole superiori
Firmato l’accordo tra la Provincia di Treviso, Ufficio Scolastico, SIRVeSS, Confindustria Veneto Est, Ulss2 SPISAL e INAIL. Inizio attività il 23 settembre
Firmato oggi nella sede della Provincia di Treviso l’accordo tra l’Ente, Ufficio Scolastico, SIRVeSS, Confindustria Veneto Est, Ulss2 SPISAL e INAIL per la realizzazione del corso di formazione “SicurInsieme – La sicurezza è tra le nostre mani” rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori del territorio. L’attività, che si svolgerà dal 23 al 27 settembre al Sant’Artemio, coinvolgerà 100 ragazze e ragazzi degli Istituti della Marca Trevigiana e permetterà loro, grazie ai laboratori a cura di esperti e professionisti del settore, di conoscere le modalità di gestione delle emergenze, con particolare attenzione al rischio incendio, al management sulla sicurezza, alla comunicazione efficace e al primo soccorso. L’organizzazione del corso è stata curata dalla Rete Sicurezza nelle Scuole, SIRVeSS, con la collaborazione dell’Ufficio Rapporti con le Istituzioni Scolastiche della Provincia di Treviso. Partner dell’iniziativa sono Confindustria Veneto Est, INAIL – Direzione Territoriale Treviso – Belluno, SIRVeSS Rete Scuole, Ulss2 Marca Trevigiana – SPISAL.
Nel dettaglio, la settimana di lezioni e attività pratiche si pone l’obiettivo di sensibilizzare e preparare studentesse e studenti, rendendoli più consapevoli e favorendo un approccio mentale proattivo in situazioni di criticità: saranno affrontati i temi dell’educazione alla sicurezza negli edifici scolastici, dei comportamenti da seguire per prevenire gli infortuni, delle buone prassi per contrastare gli infortuni nell’ambiente didattico, a casa e sul lavoro, della valutazione dei rischi e delle normative in materia.
Elezioni Rinnovo Consiglio Provinciale: Ecco le Liste
Votano sindaci e consiglieri comunali in carica per il rinnovo del Consiglio Provinciale
Domenica 29 settembre si svolgono le elezioni di II livello per il rinnovo del Consiglio Provinciale: nel rispetto delle indicazioni normate dalla legge 56/2014, della Circolare del Ministero dell’Interno 32/2014 , al Sant’Artemio sono state presentate 4 liste. Dopo le verifiche dell’Ufficio Elettorale, sono state ammesse tutte e 4.
Per consultarle, scarica l'allegato.
Per maggiori informazioni sulle elezioni: https://elezioni.provincia.treviso.it/
Ponti, la Provincia mette in sicurezza il ponte sul torrente Raboso a Farra di Soligo: in corso i lavori da 114.717 euro
In programma lavori per 15 milioni fino al 2029
Proseguono le opere della Provincia di Treviso per la manutenzione straordinaria, il rinforzo strutturale e l’adeguamento sismico dei ponti del territorio, finanziati dall’Ente nell’ambito del Decreto Ponti bis del Ministero delle Infrastrutture: sono partiti in questi giorni i lavori di risanamento conservativo del ponte sul torrente Raboso, nel Comune di Farra di Soligo, sulla SP 32, un’opera da 114.717 euro che permetterà di riqualificare le strutture in calcestruzzo e le campate, che presentano un naturale degrado dovuto all’utilizzo del ponte e al tempo. L’intervento rientra nel programma da 15 milioni di euro che l’Ente ha presentato l’anno scorso al MIT e che prevede la messa in sicurezza di 8 ponti dal 2024 al 2029.
L’opera sul ponte lungo la SP 32 a Farra di Soligo prevede la pulizia e l’idrolavaggio del manufatto, la manutenzione dell’infrastruttura estesa fino ai muri d’ala del ponte, con l’utilizzo di specifici prodotti anticorrosivi per proteggere le armature, l’applicazione di malta minerale certificata, eco-compatibile, per ripristinare, rasare e proteggere tutte le strutture in calcestruzzo armato, la geopittura riempitiva a tutela di calcestruzzi, nuovi o ripristinati, per contrastare l’azione degli agenti atmosferici, di alghe e muffe. Sarà inoltre svolta la manutenzione e la pulizia dell’alveo della prima campata, per migliorare il deflusso delle acque del torrente Raboso durante gli eventi di piena. I lavori sono svolti dalla ditta De Liberali Srl di Albaredo di Vedelago.
Gli altri interventi finanziati dalla Provincia e dal Decreto Ponti bis, in programma fino al 2029, riguardano: i lavori di ricostruzione del ponte sul fiume Sile, lungo la SP 64, a Casale sul Sile, opera da 6.600.000 euro; a Pieve del Grappa, sulla SP 26 “Pedemontana del Grappa”, gli interventi di manutenzione dei parapetti e la sistemazione dei giunti di dilatazione del ponte sul torrente Lastego (77.000 euro); a Susegana, sulla SP 34 “Sinistra Piave”, i lavori di risanamento conservativo del ponte al km 1+379 (114.500 euro); a Cornuda, sulla SP 150 “dei Colli Asolani”, i lavori di sistemazione del ponte sul torrente Nasson al km 3+549 (90.800 euro) e al km 5+464 (100.000 euro);a Fontanelle, sulla SP 89 “Albina”, le opere di risanamento del ponte sul fiume Monticano (111.500 euro); a Portobuffolè, sulla SP 50 “di Portobuffolè”, gli interventi di rinforzo statico e sismico del ponte sul fiume Livenza, al km 8+140, opera da 1.460.000 euro.
“L’anno scorso avevamo presentato il piano delle opere sui ponti inviato al Ministero da 15 milioni di euro: ora che l’iter amministrativo si è concluso e i fondi si sono sbloccati, procediamo spediti con gli interventi prefissati – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – l’intervento sul ponte sul torrente Raboso permetterà di risanare la struttura, tutelando guidatori e cittadini che si spostano lungo la sp 32. Ora avanti tutta anche con gli altri progetti”.
Fregona, Cantiere SP 422 Alpago-Cansiglio: i lavori da 1.316.700 procedono spediti, ecco il percorso alternativo
Riparte il cantiere nel tratto dal km 26 al km 28: da lunedì 2 settembre Piana del Cansiglio accessibile salendo dal Lago di Santa Croce. Tratto aperto invece sabati e domeniche
Procedono spediti i lavori della Provincia sulla SP 422 Alpago-Cansiglio, nel Comune di Fregona, ripresi in questi giorni: un intervento necessario, da 1.316.700 euro, per realizzare opere di protezione dalla caduta di massi sulla carreggiata, a tutela di guidatori, ciclisti e pedoni. Per agevolare gli spostamenti durante le vacanze estive di Ferragosto, la Provincia aveva riaperto completamente il tratto dal 10 al 18 agosto; inoltre, per limitare i disagi e permettere ai cittadini di transitare più facilmente anche nella fascia oraria di punta serale in concomitanza con il cantiere, nei mesi scorsi era già stato concordato con la ditta di anticipare di un’ora l’apertura del tratto, alle 17.30: si ricorda, inoltre che il tratto è aperto completamente anche nei giorni del fine settimana, sabato e domenica, tutto il giorno. Garantito l’accesso al monte Pizzoc. Da lunedì 2 settembre i cittadini possono raggiungere La Piana del Cansiglio salendo dal Lago di Santa Croce per Tambre (BL), prendendo l’uscita autostradale della A27 di Fadalto - Lago di Santa Croce.
“I lavori, assolutamente necessari per garantire la sicurezza di tutti, procedono come da crono-programma e a breve riusciremo a portarli a termine – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – sappiamo che si tratta di un’opera complessa e conosciamo bene le criticità che un cantiere come questo può comportare: tuttavia stiamo venendo incontro a tutte le esigenze, trovando soluzioni equilibrate, per limitare i disagi al traffico e al tempo stesso garantire l’incolumità pubblica. Ora che i lavori sono ripresi e sono in fase di ultimazione, chiedo di pazientare ancora solo un pochino e ricordo che i cittadini possono utilizzare come percorso alternativo per raggiungere la Piana del Cansiglio la strada che sale dal Lago di Santa Croce per Tambre, uscendo dalla A27 di Faldalto-Lago di Santa Croce, che impiega solo 4 minuti in più per raggiungere il luogo. Per accelerare, in questi giorni abbiamo anche potenziato le squadre che lavorano sul posto: salvo qualche possibile giorno di ritardo nel caso in cui dovessero verificarsi eventi atmosferici particolarmente gravi, contiamo di terminare tutto entro il 20 settembre”.
Cison di Valmarino, SP 4 in Sicurezza con le Opere di Protezione Caduta Massi della Provincia
Prossimamente l’avvio dei lavori urgenti sulla SP 635 Passo San Boldo. Il valore delle due opere è di 745.860 euro
In sicurezza la SP 4 “di Pedeguarda” in località Mura a Cison di Valmarino: prima della pausa di Ferragosto la Provincia di Treviso ha completato l’intervento, avviato nel mese di luglio, di pulizia, ripristino e posa delle barriere paramassi lungo la parete rocciosa nel tratto dal km 16+300 al km 17+000. Un’opera necessaria a garantire la tutela di guidatori, ciclisti e pedoni che si spostano sulla strada provinciale. Nei primi giorni di luglio la ditta incaricata dei lavori, ALTA QUOTA srl di Cavalese, aveva trasportato in quota con l’elicottero le barriere da installare sul versante roccioso lungo il tratto stradale interessato dal cantiere: nel corso del mese, sono stati poi realizzati tutti i lavori propedeutici alla predisposizione delle strutture e l’installazione vera a propria delle barriere. A breve partirà la seconda fase dei lavori, che prevede la mitigazione del rischio lungo la SP 635 del Passo San Boldo, dal km 18+000 al km 21+000 con la posa di reti protettive per prevenire il rischio di caduta massi dal versante Est del Passo.
Le lavorazioni, particolarmente delicate dal momento che l’area del cantiere si trova a 100 metri sopra la strada provinciale, saranno svolte grazie alla realizzazione di un apposito sentiero e, anche in questo caso, le strutture verranno installate attraverso l’utilizzo di un elicottero. Il valore complessivo di questi due interventi, necessari a garantire la sicurezza di cittadine e cittadini in un’area caratterizzata da pareti rocciose particolarmente scoscese, ammonta a 745.860 euro.
Per svolgere in sicurezza le lavorazioni sulla SP 635 sarà indispensabile sospendere la circolazione nella strada sottostante, che potrebbe essere soggetta al rischio di caduta di materiale roccioso durante il cantiere: a partire da lunedì 9 settembre è prevista, dunque, la completa chiusura al traffico del Passo San Boldo, dal lunedì al venerdì (sabato e domenica esclusi), dalle 8.00 alle 18.00, fino al termine delle opere (previsto per i primi giorni di ottobre, salvo possibili anticipazioni della riapertura nel caso di condizioni meteo particolarmente favorevoli). Apposita segnaletica sarà posizionata in corrispondenza del semaforo presente al Passo San Boldo (km 16+400) e subito a monte dell'Osteria al Babau (tornante n.16, km 20+350 circa). Specifici cartelli di preavviso, con indicazioni su orari e tempistiche del cantiere, saranno predisposti anche nella vallata lungo la SP 4 proveniente da Follina, la SP 635 proveniente da Tarzo, la SP 35 proveniente da Revine Lago e Vittorio Veneto, oltre che nella frazione di Trichiana, nel Bellunese.
“In questo periodo estivo abbiamo investito 1.694.165 euro per opere di messa in sicurezza e prevenzione in aree particolarmente delicate, lungo la SP 37 a San Pietro di Feletto, la SP 101 Asolana, la SP 4 a Cison di Valmarino, la SP 422 a Fregona tutte in fase di completamento, e ora chiudiamo il cerchio con la SP 635 del Passo San Boldo – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - le modifiche temporanee al traffico nelle aree di cantiere possono rappresentare dei piccoli disagi ma purtroppo sono necessarie a permettere i lavori: l’obiettivo è procedere spediti e terminare quanto prima per agevolare i cittadini negli spostamenti, garantendo maggiore sicurezza a opere concluse. Il meteo favorevole ci ha permesso di rispettare nei tempi stabiliti: l’auspicio è che anche per l’ultima fase di questo indispensabile cantiere sulla SP 635 le condizioni meteo ci consentano di procedere spediti e finire i lavori il prima possibile. L’incolumità di tutti resta comunque sempre al primo posto”.
Con il bando per i Comuni 200 tonnellate di CO2 all’anno in meno: come risparmiare 10 milioni di km in treno e piantare 9.000 alberi. Marcon: “Così si mitiga il cambiamento climatico”
Con il bando per la riqualificazione dell’illuminazione esterna degli impianti sportivi comunali, la Provincia di Treviso ha messo a disposizione 1 milione di euro di incentivi ai Comuni del territorio per ammodernare i vecchi sistemi altamente energivori presenti negli stadi e nei campi sportivi: i contributi cofinanzieranno 33 progetti e il risultato sarà una riduzione dell’inquinamento luminoso, un risparmio di 200.000 euro complessivi di kW in bolletta e di 200 tonnellate di CO2 all’anno.
Paragonate a un viaggio in aereo tra Venezia e Roma, le cui emissioni corrispondono circa a 0.27 tonnellate di CO2 per passeggero, significa risparmiare 740 viaggi andata e ritorno; facendo un confronto con i viaggi in treno, 200 tonnellate in meno equivalgono a 10 milioni di chilometri risparmiati, ovvero circa 17.000 viaggi andata e ritorno nella tratta Venezia-Roma ad alta velocità. Calate su Treviso, come elaborato dall’Ufficio Statistica della Provincia, significa evitare circa 28.000 spostamenti in auto tra il capoluogo e Venezia. Considerando la capacità di assorbimento di CO2 delle piante, produrre 200 tonnellate di CO2 in meno corrisponde all’attività di 9.090 alberi adulti.
Nell’ambito delle iniziative per la tutela dell’ambiente realizzate dalla Provincia di Treviso, l’anno scorso l’Ente aveva pubblicato un bando dedicato ai Comuni per incentivarli a sostituire i vecchi sistemi di illuminazione presenti nei campi sportivi, riservando 350.000 euro per cofinanziare i loro progetti: risorse che la Provincia ha integrato, arrivando a destinare 1.000.000 euro per coprire tutte le richieste. Così saranno cofinanziati 33 interventi, tra cui il campo sportivo di Villa a Cordignano, gli impianti sportivi a Badoere di Morgano, l’impianto a Pero di Breda di Piave, il campo da rugby di via Castellana a Montebelluna, lo stadio comunale Opitergium a Oderzo, i campi da tennis a Castelcucco, il campo da calcio di via De Amicis a Codognè, il campetto polivalente in via Cendon a Silea, il campo da calcio del centro CRCS di via Torino a Mogliano Veneto e gli impianti di via Dei Faveri a Ponte di Piave.
“Non molti sanno che le riqualificazioni energetiche dei sistemi di illuminazione si traducono in una notevole riduzione dell’inquinamento luminoso, quindi riusciremo a illuminare meglio e in modo più efficiente senza disperdere energia – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - i vecchi impianti spesso hanno un orientamento della luce sfavorevole, non efficiente che irradia verso il cielo o verso edifici o aree che non si vorrebbero illuminare, provocando così quello che si definisce inquinamento luminoso: un cielo notturno più “chiaro” può provocare gravi danni sulla salute, perché altera i normali ritmi circadiani degli esseri viventi. Inoltre, sostituendo impianti molto energivori, avremo un risparmio economico sui consumi, ma anche e soprattutto una riduzione considerevole dell’impatto che le emissioni di gas serra, prodotte con l’energia utilizzata per illuminare, hanno sull’ambiente circostante e di conseguenza sul cambiamento climatico. Paragonando le 200 tonnellate annue di CO2 risparmiate grazie a questi interventi, promossi e cofinanziati dalla Provincia, a situazioni quotidiane, come i viaggi in auto, treno o in aereo (che in questo periodo di vacanze estive aumentano esponenzialmente) riusciamo a far capire meglio di cosa stiamo parlando. Ecco perché, per mitigare il cambiamento climatico e contrastare l’inquinamento, è indispensabile intervenire con tanti piccoli accorgimenti, come nel caso dell’illuminazione degli impianti sportivi, che, insieme, possono fare una grande differenza”.
Scuole Superiori più efficienti: con le nuove costruzioni NZEB la Provincia riduce l’impatto sull’ambiente dell’80%
Così si traducono i 100 milioni investiti in due anni per costruire nuove scuole. Risparmio complessivo del 30% grazie a efficientamento energetico e manutenzioni.
15 lavori estivi in corso per l’inizio delle lezioni a settembre
Scuole superiori più efficienti, a consumi zero e più sicure: la Provincia di Treviso ha investito negli ultimi due anni oltre 100 milioni di euro, di cui 78 milioni per costruire nuove scuole, per un totale di 36 interventi edili che hanno permesso, o permetteranno a breve, una profonda riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare scolastico superiore del territorio: tradotti in un dato numerico, l’impatto stimato sull’ambiente circostante si riduce così dell’80% grazie alle scuole NZEB. Risparmi notevoli anche con gli interventi specifici di efficientamento e manutenzione straordinaria negli edifici esistenti: riduzione complessiva stimata dei consumi attorno al 30%. Grazie a risorse proprie e all’opportunità di finanziamenti esterni (MUTUI BEI, fondi Covid e PNRR), l’Ente è riuscito a realizzare opere che consentono ogni anno di risparmiare 1.800 tonnellate di CO2. In questi mesi estivi, inoltre, il Settore Edilizia ha svolto 15 interventi propedeutici per ottimizzare il rientro in classe di studentesse e studenti a settembre.
Nuove scuole superiori. Per fare un bilancio degli interventi dell’ultimo biennio, si considerano innanzitutto le scuole superiori di nuova costruzione, tutte di tipo NZEB (Near Zero Energy Building), ovvero a consumi zero e completamente eco-sostenibili: tra queste, l’Einaudi-Scarpa di Montebelluna, inaugurato ottobre 2023, da 11.281.335 euro, e le cucine del Maffioli, sempre nella stessa struttura, altra opera da 2.589.360 euro, ma anche il Liceo Veronese, da 4.389.000 euro, il cui 1° stralcio sarà terminato entro l’anno; l’IIS Città della Vittoria di Vittorio Veneto, nuova sede in viale Vittorio Emanuele II, che sostituirà il vecchio edificio nella stessa via, pronto entro la prossima primavera, dal valore di 11.783.682 euro, così come la nuova palestra dell’IPSSAR Beltrame, da 4.123.475 euro; l’ampliamento del Liceo Giorgione di Castelfranco Veneto, da 3.959.432 euro; l’IIS Casagrande di Pieve di Soligo, da 9.604.460 euro, previsto per la prossima estate; il nuovo IPSIA Pittoni a Conegliano, nel campus del Galilei, da 8.663.672 euro, in fase di costruzione e previsto per la seconda metà del 2025; il nuovo edificio dell’Istituto Planck di Villorba, da 8.701.868 euro, i cui lavori procedono come da crono-programma e l’ultimazione è prevista per l’autunno 2025. Infine, la nuova succursale “Ca’ del Galletto” del Liceo Canova di Treviso, opera da 9.900.000 euro, che sostituirà il precedente edificio, per la quale sono in corso i lavori propedeutici all’avvio della costruzione.
Opere di efficientamento energetico. A concorrere alla riduzione dell’impatto ambientale, ci sono naturalmente anche gli interventi specifici di efficientamento energetico e manutenzione straordinaria, realizzati anche nell’ambito del Global Service Manutentivo, ovvero dello strumento di gestione tecnico - manutentiva del patrimonio edilizio delle scuole provinciali: tra questi, si ricordano la realizzazione di 18 impianti fotovoltaici di potenza complessiva pari a 985 kW, che consentiranno un risparmio di 1.100.000 kwh all'anno in totale (nelle sedi dell'IS Galilei, ISISS Da Collo e liceo Marconi di Conegliano, all'ITCG Martini, al liceo Giorgione e all'IPSIA Galilei e all'ISISS Rosselli di Castelfranco Veneto, al liceo Primo Levi di Montebelluna, liceo Berto di Mogliano Veneto, all'ITSCG Sansovino di Oderzo, all'ITIS Fermi (sede e succursale), all'ITT Mazzotti, al liceo Da Vinci e all'IPSIA Giorgi di Treviso, all'ISISS Verdi di Valdobbiadene, all'IPSSAR Alberini (palestra) di Villorba e all'IIS Città della Vittoria a Vittorio Veneto); la sostituzione di lampadine tradizionali con 14.300 lampade a led negli edifici esistenti, che portano ogni anno un risparmio di 1.200.000 Kwh all'anno, l’adeguamento delle centrali termiche, con la sostituzione di 105 pompe di circolazione dell'acqua, l'installazione di 2000 valvole termostatiche, l’adeguamento di tubazioni, misuratori e-meter e di sistemi smart metering per il monitoraggio dei consumi negli edifici, l’installazione di 4 impianti solari termici per l'acqua sanitaria (ITG Palladio di Treviso, IS Duca degli Abruzzi di Treviso, ISISS Da Collo di Conegliano e IPSIA Galilei di Castelfranco Veneto), e di 108 temporizzatori docce per ridurre gli sprechi di acqua.
Per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria, nei quali rientrano la sostituzione dei vecchi serramenti con nuovi serramenti al fine di migliorare l'isolamento termico (evitando dispersioni di calore), i lavori di impermeabilizzazione dei tetti e il rifacimento dei servizi igienici in molte scuole superiori, tra i più recenti, si citano le opere manutentive completate all’Istituto Cerletti di Piavon di Oderzo (858.000 euro, di cui 700.000 da finanziamento PNRR), la riqualificazione dell’Istituto Sansovino, sempre a Oderzo, da 1.513.318 euro, che ha permesso di installare nuovi serramenti, sistema antincendio, impianti termici e illuminazione, allarme e nuova pavimentazione in palestra, i lavori ultimati sugli infissi e bagni all’Istituto Rosselli di Castelfranco Veneto, per 1.200.000 euro, le opere al liceo Duca degli Abruzzi di Treviso per la pensilina di collegamento con la palestra e il sistema antincendio (1.080.000 euro, di cui 800.000 da finanziamento PNRR), la riqualificazione del Besta di Treviso, ultimata per 1.150.000 euro, la riqualificazione energetica dell’ITI Galilei di Conegliano, da 631.004 euro, la manutenzione della copertura dell’IIS Verdi di Valdobbiadene, da 359.208 euro, e la riqualificazione architettonica delle palestre del Liceo Da Vinci (1.423.886 euro) e dell’IIS Riccati-Luzzatti di Treviso (1.950.000 euro), entrambe in corso e previste entro fine anno.
Interventi estivi. In vista dell’inizio del nuovo anno scolastico, la Provincia sta svolgendo in questi mesi estivi alcuni interventi per ottimizzare il rientro in classe di studentesse e studenti: tra questi, la sostituzione del lucernaio della palestra del Liceo Levi di Montebelluna, le operazioni di trasloco di attrezzature e cucine del Maffioli Via Feratine, sempre a Montebelluna, le opere a Castelfranco Veneto relative al ripristino dell’interrato e ricostruzione della parete vano scale della sede Maffioli ex ospedale (a seguito danni eventi atmosferici avversi) e il ripristino della linea fognaria all’Istituto Martini, la messa in sicurezza dei controsoffitti e il nuovo ascensore al Liceo Giorgione e l’adeguamento della cabina elettrica MT alla sede Villa Dolfin del Maffioli, l’installazione di georadar e il ripristino dei pozzetti di ispezione al Campus San Pelajo di Treviso per l’IS Giorgi-Fermi, il rifacimento dei controsoffitti alla succursale Mura San Teonisto del Liceo Canova, le opere edili, impiantistiche e il trasloco per adeguamento del Patronato Turroni, per accogliere l’IS Scarpa di Oderzo, e la realizzazione del controsoffitto all’Istituto Obici, sempre a Oderzo, la sistemazione degli spogliatoi della palestra del Liceo Berto a Mogliano, il risanamento della muratura sulle aule al piano seminterrato dell’Istituto Verdi di Valdobbiadene e, infine, l’ammodernamento dell’ascensore nella succursale dell’Istituto Città della Vittoria a Serravalle.
"Ho voluto fare il punto sul piano di edilizia scolastica superiore da 100 milioni che abbiamo avviato in questi anni per tradurre in termini concreti il valore di questi interventi: tra scuole già costruite e altre in fase di ultimazione riusciremo a dare un contributo alla salute ambientale del nostro territorio dell’80% - le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – ciò significa che i soldi investiti, tra risorse della Provincia e finanziamenti esterni, permettono e permetteranno a tutte le studentesse e agli studenti che frequentano le scuole superiori della Marca Trevigiana di avere non solo spazi didattici adeguati all’avanguardia, ma anche strutture che apportano benefici diretti in termini di risparmio energetico e riduzione delle emissioni inquinanti. Nei mesi estivi inoltre stiamo procedendo, come di consueto, con 15 opere manutentive che consentiranno un rientro in aula migliore a settembre, oltre agli interventi, ricordo, per ripristinare le condizioni di sicurezza in seguito agli allagamenti e ai danni provocati dalle ondate di maltempo. In autunno torneremo anche con l’edizione 2024 della Green School Competition, con cui premieremo le scuole che hanno risparmiato più energia”.
Fregona, Cantiere SP 422 Alpago-Cansiglio: in fase avanzata i lavori da 1.316.000 euro per prevenire la caduta massi. Tratto riaperto a Ferragosto
Le opere interessano il tratto dal km 26 al km 28, che sarà completamente aperto al traffico a Ferragosto, dal 10 al 18 agosto.
Modifiche alla viabilità dal 2 settembre per terminare i lavori
Sono già in fase avanzata i lavori di messa in sicurezza e prevenzione dalla caduta massi sulla SP 422 Alpago-Cansiglio, nel Comune di Fregona a cura della Provincia di Treviso: l’intervento, dal valore complessivo di 1.316.000 euro, si è reso necessario per realizzare opere di protezione a tutela di guidatori, ciclisti e pedoni, in un’area particolarmente sensibile. Per consentire i lavori, sino a oggi la Provincia ha previsto delle modifiche alla viabilità, secondo le necessità del cantiere: ormai le opere sono a buon punto, dato che sono stati installati oltre 470 metri di barriere paramassi, nonostante i numerosi nubifragi che in questo periodo hanno colpito il territorio ma che, tuttavia, non hanno intaccato il regolare prosieguo delle opere. Ora la Provincia ha concordato con la ditta esecutrice degli interventi di aprire completamente la strada al traffico per il periodo dal 10 al 18 agosto, in modo da agevolare la fluidità degli spostamenti previsti per le vacanze estive e di Ferragosto. I lavori riprenderanno dunque a regime dal 19 agosto. L’ultimo tratto da mettere in sicurezza, relativo alle ultime due barriere da posizionare al km 26, sarà quello più complesso, vista la particolare conformazione naturale del versante roccioso: a tal proposito, è prevista la chiusura totale del singolo tratto interessato dal 2 al 20 settembre, sempre dalle 8.30 alle 17.30 (esclusi sabato e festivi dove si potrà circolare normalmente). Questa misura, che prevede il potenziamento delle squadre attive in cantiere per accelerare i lavori, permetterà di ridurre i disagi sulla viabilità e i tempi di chiusura del tratto previste inizialmente dal progetto.
“Siamo quasi al termine di un’opera davvero complessa ma assolutamente necessaria per la tutela dell’incolumità dei cittadini – sottolinea Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – grazie alla squadra del Settore Viabilità delle Provincia e alla ditta MG Disgaggi siamo riusciti ad accelerare sui tempi, in due momenti: prima, a fine maggio, anticipando di un’ora l’apertura al traffico del tratto interessato dai lavori, soluzione che ha permesso una maggiore flessibilità negli spostamenti in una fascia oraria di punta; ora, trovando un accordo per tutelare la sicurezza di tutti, guidatori, ciclisti e pedoni, e al contempo aprire completamente al traffico nel periodo centrale di Ferragosto. Purtroppo, sappiamo che si tratta di un cantiere delicato, dal costo importante, che richiede lavorazioni di disgaggio delle pareti piuttosto rischiose, ma al primo posto dev’esserci sempre l’incolumità pubblica, e questa è un’operazione necessaria per proteggere la zona dalla caduta massi. È tenendo conto di queste criticità che stiamo facendo il massimo per venire incontro alle esigenze di tutti coloro che frequentano e circolano in quell’area. Con l’ulteriore potenziamento delle squadre che lavorano sul posto, a settembre riusciremo a ottimizzare i tempi del cantiere (salvo qualche possibile giorno di ritardo qualora dovessero verificarsi eventi atmosferici particolarmente gravi) e a ridurre ulteriormente le interferenze con il traffico, limitando i disagi”.
Incidenti mezzi a due ruote, sono 12 le vittime fino a oggi nella Marca Trevigiana, -12% rispetto al 2023
Investiti dall’Ente oltre 11 milioni per cofinanziare nei Comuni interventi di messa in sicurezza e piste ciclopedonali negli ultimi anni
Sono 12, da gennaio a luglio 2024, gli incidenti mortali che hanno coinvolto mezzi a due ruote nel territorio della Marca Trevigiana: questo il dato, provvisorio, elaborato dalla Provincia di Treviso nell’ambito delle attività di monitoraggio svolte dal Centro Incidenti Stradali e dall’Ufficio Statistica dell’Ente. Nel totale complessivo delle 35 vittime della strada rilevate in questi primi 7 mesi, moto, biciclette e altri veicoli a 2 ruote rappresentano il 34% dei casi. L’anno scorso, nello stesso periodo, le vittime sono state 16, ovvero quasi la metà degli incidenti registrati (precisamente, il 46%): un lieve calo, dunque, quello rilevato quest’anno, di circa -12%.
Mesi più critici: giugno e luglio mesi con più vittime, incidenti concentrati nella fascia oraria diurna.
Sono 7 le vittime su mezzi a due ruote tra giugno e luglio, i mesi più critici di questo primo semestre, mentre ad aprile rilevato 1 solo incidente: nel 2023 i picchi si erano registrati proprio ad aprile, con 5 persone decedute, e anche a giugno, 6 vittime. Quest’anno la fascia oraria più a rischio, fino a oggi, è quella tra le 9 e le 10, ora in cui si sono verificati 3 incidenti su 12 (l’anno scorso, nessuna vittima in quest’ora, il picco era tra le 17 e le 18, con 5 vittime, e tra le 12 e le 13, con 4 vittime). Il fine settimana, sabato e domenica, registra 4 incidenti in totale; nel 2023, erano 8, il doppio.
Over 60 più coinvolti nei sinistri mortali con mezzi a due ruote: nel 2023 più vittime tra i 21 e i 40 anni.
In linea con i dati relativi ai 35 incidenti complessivi da gennaio a luglio 2024, la fascia d’età che purtroppo è rimasta più coinvolta in incidenti mortali è tra i 61 e 70 anni (4 vittime). Un andamento molto diverso a quello del 2023, dove si rilevavano, nello stesso periodo, 7 vittime nella fascia dai 21 anni ai 40.
Scontri frontali, laterali e tamponamenti dinamiche più frequenti nei mortali: l’anno scorso spiccava la fuoriuscita autonoma.
Mentre per gli incidenti mortali che coinvolgono le auto la prima causa di incidente è la fuoriuscita autonoma, in questi primi 7 mesi, per i mezzi a due ruote le dinamiche più frequenti sono gli scontri frontali, laterali e i tamponamenti: nel 2023 la fuoriuscita era invece tra le prime cause di sinistro mortale per i motocicli.
“Quest’anno stiamo assistendo a una lieve diminuzione, rispetto all’anno scorso, del numero di incidenti in cui restano coinvolti moto e biciclette, ma le vittime sono ancora tante, troppe, e il nostro obiettivo resta sempre quello di creare le migliori condizioni per agevolare la mobilità attiva e sostenibile – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso – proprio per questo, è necessario agire su quelle che sono le due “anime” della sicurezza stradale: a monte, una corretta formazione, sin dalla tenera età, sui rischi a cui si può incorrere quando ci si sposta sulla strada, al fine di mettere in atto i giusti accorgimenti per proteggere se stessi e gli altri, e, a valle, la messa in sicurezza della rete viaria con opere di riqualificazione degli incroci e anche, naturalmente, di realizzazione di tratti ciclopedonali che i cittadini possono utilizzare per muoversi a piedi o in bici, con la massima tutela. Oltre alla volontà di agire su entrambi gli aspetti, servono anche molte risorse: solo per quanto riguarda la Provincia di Treviso, negli ultimi anni abbiamo investito oltre 40 milioni di euro nella viabilità provinciale, oltre 3 milioni annui per la manutenzione ordinaria, oltre 5 milioni per manutenzione straordinaria e somme urgenze (come nel caso di frane), e oltre 11 milioni proprio per cofinanziare nei Comuni interventi di messa in sicurezza, ovvero riqualificazione di incroci, nuove rotatorie, nuove piste ciclabili, già costruite o di prossima realizzazione. Questo solo per dare un’idea dell’ordine di grandezza dei lavori di cui stiamo parlando, oltre che degli ambiti di competenza sui quali la Provincia può rispondere e intervenire. Alla base di questa programmazione, ovviamente, ci sono sempre anche le segnalazioni e il monitoraggio dei contesti stradali più “a rischio” incidenti. Siamo convinti che mettendo insieme le due facce della medaglia i sinistri possono diminuire e il nostro obiettivo resta sempre l’azzeramento delle vittime della strada: continueremo a lavorare in prima linea proprio su questo e su quel patto con la comunità, anche attraverso le iniziative del Tavolo Sicurezza Stradale, per spostamenti più consapevoli”.